Definizione di alcuni termini in uso nella cartografia dei depositi quaternari continentali in ambito alpino

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Collocazione:
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences, 17(1), 2004, 75-82
Autore/i:
Alfredo BINI, Andrea BORSATO, Francesco CARRARO, Alberto CARTON, Daniele CORBARI, Maurizio CUCATO, Giovanni MONEGATO, & Giovanni Battista PELLEGRINI
Abstract:

In questi anni nuovi approcci metodologici di rilevamento e cartografia dei depositi quaternari continentali hanno consentito l’abbandonodel “modello classico” introdotto da Penck e Brückner (1909) basato sulle quattro glaciazioni, a favore di un approccio che utilizza unitàstratigrafiche delimitate da discontinuità e definite secondo ambiti bacinali (idrografici e/o glaciali), inserite in una scala cronologica relativa(Unità Allostratigrafiche e Unità stratigrafiche a limiti inconformi). In questa nota, frutto del confronto tra diversi autori, vengono propostele definizioni dei termini utilizzati in ambito alpino secondo tale approccio, al fine di chiarirne il significato e precisarne l’utilizzo. Inparticolare vengono discussi i termini: LGM (Last Glacial Maximum), postglaciale e Pre–LGM. Il termine LGM indica l'ultimo massimoglaciale locale, senza riferimento alcuno ad unità cronologiche o stratigrafiche. Col termine postglaciale si vuole indicare l’insieme dieventi che si succedono a partire dal termine dell’ultima massima espansione glaciale locale, mentre Pre-LGM indica l’insieme deglieventi che la precedono. Contestualmente alla spiegazione della terminologia introdotta, vengono anche brevemente affrontate le problematicheche ne derivano relativamente alla classificazione di depositi, delle unità ed alle conseguenti ricadute cartografiche, proponendo alcune possibili soluzioni.

In the past decade a new approach to cartography and mapping of Quaternary continental deposits allowed the abandonment of the now obsolete "classical model" by Penck & Brückner (1909), which was based on four major glaciations. The new approach utilizes stratigraphic units, which are bounded by discontinuities and defined by following glacial and/or hydrographic basins, framed within a relative chronological scale (Allostratigraphic Units and Unconformity-bounded stratigraphic units). The present paper, which synthesizes different approaches to Quaternary continental stratigraphy, proposes a definition of the terminology used in the Alpine area, inorder to make clear the significance of each term, and assess its proper use. The terms Last Glacial Maximum (LGM), post-glacial, andPre–LGM are here discussed in detail. The term LGM indicates the last local glacial maximum, without any reference to stratigraphicand chronostratigraphic units. The term post-glacial is used to indicate the events which followed the last local glacial expansion. Theterm Pre–LGM indicates the events that preceded the last local glacial maximum. Furthermore, we here discuss some of the problemsof classification that arise following the use of the new terminology, and suggest possible cartographic solutions.

Abstract (PDF)

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