Post-LGM features along the Ionian Calabrian margin (Southern Italy)

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Collocazione:
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences, 24 - Extended abstract, 71-72
Autore/i:
Massimo ZECCHIN, Silvia CERAMICOLA, Emiliano GORDINI, Michele DEPONTE & Salvatore CRITELLI
Abstract:

CHIRP subbottom profiles performed on the Ionian Calabrian margin, southern Italy, allow the recognition of anirregular seabed topography. It shows both concave-up and concave-down profiles in any dip section and a localstepped geometry, with gradients between 1° and >20°. The steeper slopes are interpreted as relicts of palaeo-coastalcliffs generated by wave action during the post-LGM relative sea-level rise. In particular, the formation of a slope locallyexposed between ca. 75 and 100 m water depth is inferred to be related to the melt-water pulse (MWP) 1A (14.3 - 14.0ka BP), whose depth range corresponds closely with that of this slope, assuming no subsidence or uplift. Atransgressive model for high-gradient settings and stepped sea-level rise is proposed. Coastal cliffs develop and retreatdue to wave erosion during phases of slow relative sea-level rise. During phases of very high rate of relative sea-levelrise, coinciding with melt-water pulses, cliffs tend to be overstepped, drowned and not completely eroded. The presentmodel may be effective in reconstructing stepped sea-level rises and the evolution of shelf areas during LateQuaternary time.

Profili sismici CHIRP rilevati lungo il margine ionico della Calabria, Italia meridionale, permettono di riconoscere unairregolare topografia del fondo mare. Essa mostra profili con la concavità rivolta sia verso l’alto che verso il basso inogni transetto orientato perpendicolarmente alla linea di costa, e localmente una geometria a gradini, con gradienti tra1° e >20°. I pendii più inclinati sono interpretati come relitti di paleofalesie generate dall’azione dell’onda durante larisalita del livello relativo del mare successivo all’LGM. In particolare, la formazione di un pendio localmente esposto tracirca 75 e 100 m di profondità è interpretata essere collegata al “melt-water pulse” (MWP) 1A (tra 14.3 e 14 mila annifa), la cui variazione di profondità corrisponde con quella di questo pendio assumendo ne subsidenza ne sollevamento.E’ proposto un modello trasgressivo per contesti di gradiente elevato ed innalzamento del livello del mare a passisuccessivi. La falesie si sviluppano e retrocedono a causa dell’azione erosiva dell’onda durante fasi di lenta risalita dellivello relativo del mare. Durante le fasi in cui il tasso di risalita del livello relativo del mare è molto elevato, coincidenticon i “melt-water pulses”, le falesie tendono ad essere oltrepassate, annegate e non completamente erose. Il presentemodello può essere efficace nel ricostruire risalite a gradini del livello del mare e l’evoluzione delle aree di piattaformacontinentale durante il tardo Quaternario.

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