Riduzione del trasporto solido fluviale e modificazioni della linea di riva tra le foci del Vomano e del Pescara: trend storico recente

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Collocazione:
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences, 21(1B), 2008, 193-206
Autore/i:
Carlo MANZO
Abstract:

Principale obiettivo del presente lavoro è l'analisi dell'evoluzione storica recente della linea di costa compresa tra le foci del fiume Vomano e del fiume Pescara (Abruzzo - medio Adriatico), focalizzandone i nessi con l'apporto solido fluviale.
Come già evidenziato da diversi AA. l'erosione costiera nella zona del medio Adriatico ha interessato soprattutto le zone prospicienti alle foci fluviali a causa del deficit sedimentario determinato in gran parte dall'impatto delle attività umane nei bacini idrografici. Il presente studio in effetti conferma questo quadro, mettendo in rilievo il potenziale contributo del clima ed in particolare delle variazioni del regime pluviometrico. Tralasciando una dettagliata caratterizzazione di alcuni aspetti pure importanti negli studi di dinamica costiera, quali il clima di moto ondoso, la batimetria e le proprietà fisico-sedimentologiche della spiaggia, l'attenzione è stata focalizzata sulle informazioni che si possono trarre dall'andamento planimetrico delle linee di riva successive.
E' stata ricostruita una serie storica delle linee di riva che copre all'incirca gli ultimi 200 anni, attraverso la georeferenziazione di mappe storiche e foto aeree. La serie storica ottenuta è stata utilizzata per avere una stima dell'andamento del bilancio sedimentario netto, moltiplicando il tasso di variazione dell'area costiera per lo spessore di spiaggia interessata da movimento sedimentario significativo.
I risultati mostrano come nel corso dell'800 la linea di riva fosse inizialmente piuttosto rettilinea, successivamente con tendenza all'aumento della prominenza delle foci fluviali, con un netta tendenza all'avanzamento ed un elevato bilancio sedimentario positivo.
Tale tendenza cambia agli inizi del '900, parallelamente ad una pressione crescente delle attività umane nei bacini idrografici: il bilancio sedimentario netto era circa nullo tra il 1920 ed il 1940 e diviene negativo, con trend piuttosto costante, a partire dagli anni '40. In questa ultima fase, che si protrae fino ad oggi, si rileva una marcata tendenza all'arretramento nelle zone di delta.
Per quest'ultimo periodo è stato implementato un modello matematico semplificato “ad una linea”, con lo scopo di identificare il comportamento generale della dinamica costiera con particolare riferimento ai termini di ingresso sedimentario attraverso il trasporto solido fluviale e alle perdite verso li largo.
Il modello utilizzato si basa su una soluzione alle differenze finite dell'equazione di diffusività alle derivate parziali, che descrive le variazioni della linea di riva nel tempo.
E' stato effettuata un'analisi inversa al fine di tarare il modello sulla base del bilancio sedimentario e delle posizioni successive delle linee di costa ricostruite.
Sotto l'ipotesi di un bilancio sedimentario costante il modello rileva che con buona probabilità l'arretramento della linea di costa, che finora ha interessato principalmente le zone deltizie, tenderà a propagarsi progressivamente verso le zone interdeltizie.
Nonostante il modello utilizzato non sia completamente realistico, può essere considerato un giusto compromesso in grado di riprodurre a grandi linee la realtà fisica del fenomeno, costituisce una base di partenza per ulteriori studi ed osservazioni e per testare criticamente le ipotesi inizialmente fatte. I risultati ottenuti sono parzialmente osservabili e mettono in rilievo un modello concettuale che, anche potendo essere ulteriormente affinato, costituisce un contributo alla comprensione della dinamica costiera di quest'area, strettamente correlata al trasporto solido fluviale.

The main purpose of the study is the coastline evolution analysis of the stretch situated between Vomano and Pescara river outlets (middle Adriatic Sea, Abruzzo, Italy), focusing on the relationships between river sediment transport and coastline evolution.
Many Authors suggest that erosion in the middle Adriatic area mainly took place on the river deltas as an effect of sedimentary deficit due to human activities in the river basins. The present work confirm such a description, highlighting the relationships of coastal evolution both to social-economic aspects (impact of human activities in the river basins) and to climate (variability of annual rainfall).
Leaving out a detailed characterizations of some important factors conditioning coastal dynamics, such as wave motion, bathymetry and physical-sedimentological properties of the beach, the study is focused on the planform analysis of subsequent coastlines shapes and positions.
Historical maps and aerial photographs covering the last two centuries were georeferenced with the aim to reconstruct a time series of multiple shoreline positions. Therefore the course of sedimentary budget was obtained multiplying the rate of coastal area variation by the depth of appreciable send movement.
In the first part of XIX century the coastline appeared quite rectified with small delta cusps protrusion. The second half of the XIX century reveals high delta protrusion and high sedimentary budgets. This trend became to change at the beginnings of XX century with the increment of human activities in the river basins: the sedimentary budget was about zero from 1920 till 1940 and it tends to become quite constant negative beginning from 1940, with strong erosion of river deltas.
Such long-term trend allowed to implement a simplified one-line model, with the aim to identify a general coastal behaviour related to river inputs and seaward sedimentary losses. The model used is based on a finite differences solution of the diffusivity differential equation, describing the shoreline variations vs. time.
A back analysis was made in order to get the best fitting of the phenomenon, using the sedimentary balance and the time series of multiple shoreline positions as the input calibrating information. Assuming that the rate of sedimentary balance will remain constant, the future scenario predicted by the model reveal that erosion will tend to involve more and more sectors progressively. Even if such simplified model is not completely realistic, it seems to be a successful balance between realism and practicality, it can direct further studies and observations and help to critically test hypothesis. Actually the results are partially observable.
Such results show a conceptual model which should lead to further studies, though it can be considered a contribution to the comprehension of behaviour of this coastal tract, whose dynamics are strongly related to river sediment transport.

Abstract (PDF)

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