Il sollevamento della Sicilia orientale e alcune implicazioni sismiche e vulcaniche

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Collocazione:
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences, 20(1), 2007, 57-66
Autore/i:
Pietro CARVENI, Santo BENFATTO & Maria SALLEO PUNTILLO
Abstract:

Da rilievi effettuati da satelliti, risulta che nell’ambito di un generale sollevamento della Sicilia orientale, il settore grossolanamente triangolare dell’edificio vulcanico etneo delimitato a settentrione dal Rift di NE e dalla Faglia della Pernicana, a SW da un sistema di faglie e fratture eruttive con andamento ad arco compreso tra i crateri sommitali e Aci Castello (Sistema Montagnola – Mascalucia –Aci Castello), a oriente dalla linea di costa, è caratterizzato da fenomeni di abbassamento.
All’interno di questo settore si trovano importanti sistemi di faglie:
1) il Sistema Giardini – Mascali (NE-SW - NNE-SSW);
2) il Sistema Ripa della Naca - Piedimonte (NE-SW);
3) il Sistema delle Timpe (NNW-SSE).
Le informazioni sinora reperite circa l’attività sismica del Sistema Giardini – Mascali si limitano ad una serie di sismi cui è collegata la genesi e l'evoluzione del vulcano di fango Salsa di Fondachello; solo un sisma di questo sistema, accaduto il 26 marzo 1847, è stato abbastanza intenso da essere registrato a Catania; inoltre a tutt’oggi non sono state trovate prove di risalite magmatiche e conseguenti eruzioni collegabili all’attività di questo sistema.
Al Sistema Ripa della Naca – Piedimonte è da attribuire una serie di scosse sismiche avvertite nel paese di Piedimonte subito prima e durante l’eruzione etnea del 1928; lungo una delle faglie di questo sistema (Ripa di Piscio) si aprirono le bocche dalle quali sgorgò la colata lavica che distrusse il paese di Mascali.
Il Sistema delle Timpe, la cui attività sismica è stata oggetto di numerose osservazioni ad iniziare dal 1805, è responsabile dei più forti terremoti verificatisi sul versante orientale etneo; alcune risalite magmatiche che hanno dato luogo ad eruzioni in tempi storici sono collegate a questo sistema.
Sulla base di una rilettura critica della letteratura, cui hanno fatto seguito rilievi geologico-geomorfologici di dettaglio, sono state ricostruite le variazioni relative del livello marino in alcuni siti ubicati lungo la costa; i dati evidenziano movimenti differenziali, con innalzamento tra Catania e Aci Castello e abbassamento tra Stazzo e Torre Archirafi.
Dei fenomeni di abbassamento è responsabile il Sistema delle Timpe; l’analisi della sismicità di questo sistema per il periodo 1805-1989 ha fornito tassi di abbassamento lungo i piani di faglia compresi tra 2 e 15 mm/anno; questi risultati sono in accordo con i dati di letteratura relativi alla dinamica del versante orientale etneo, il quale risulta soggetto ad un progressivo scivolamento verso ESE tramite lo svincolo costituito dalla Faglia della Pernicana a settentrione e le faglie del Sistema Montagnola – Mascalucia – Aci Castello a SW.
La coincidenza o la vicinanza temporale tra alcune eruzioni verificatesi sul versante orientale dell’edificio vulcanico ed alcuni movimenti sismici avvenuti lungo alcune faglie, che incidono lo stesso versante, fa ipotizzare un collegamento tra i due fenomeni.

Mt. Etna is the largest active volcano in Europe; it is formed by products of many eruptive centres, which were active in four periods.
Volcano building is located along the margin of the two main structural domains of Eastern Sicily: the Apennine-Maghrebian Chain in the north and the Hyblaean Foreland in the south; the Apennine – Maghrebian Chain consists of several thrust sheets, made up of structural units derived from different palaeogeographical domains; they were overthrusted upon each other during several tectonic phases from Eocene to Pleistocene. The Hyblaean Foreland belongs to the northern part of the Africa Plate; it is formed by a thick Triassic to Pleistocene carbonate succession, with several intercalations of basic volcanic rocks.
While Eastern Sicily is interested by a general uplift, a sector of the Etna volcanic building is characterized by a lowering; this sector is confined by NE Rift and Pernicana Fault in the north, and by Montagnola - Aci Castello Fault System in the SW; three other fault systems are included in this area; they are: i) Giardini – Mascali Fault System (NE-SW - NNE-SSW); ii) Ripa della Naca - Piedimonte Fault System (NE-SW); iii) Timpe Fault System (NNW-SSE).
In historical times, the first of these was active only on 26th March 1847; the second system was strongly active during 1928 Etna eruption;many earthquakes happened along the Timpe Fault System from 1805 to present day; they happened sometimes before, during and/or after volcanic eruptions.
Uplift movements are recorded along the coast between Aci Castello in the north and Catania in the south; some subsidence evidences are visible between Torre Archirafi in the north and Stazzo Port in the south; the eastern slope of volcano building is a high seismic hazard zone, with superficial hypocentre earthquakes.

Abstract (PDF)

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