Geosite evaluation; can we measure intangible values?

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Collocazione:
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences, 18(1), 2005, 293-306
Autore/i:
Viola Maria BRUSCHI & Antonio CENDRERO
Abstract:

A discussion on issues to be addressed in the process of cataloguing and assessing geosites is presented. Different stages of the process are considered: identification, classification, inventory, evaluation, protection and use. Inventories to be elaborated should be satisfactory from different points of view: scientific quality of sites, definition of protection levels, possibility of educational or recreational use, or potential for generating economic activities.
A problem that permeates all stages of the process is subjectivity. Establishment of ranks of scientific interest for sites in a region, proposals for protection measures or drafting plans for the use of geosites cannot be based exclusively on scientific, objective criteria. Subjectivity is an unavoidable (perhaps even desirable) part of all of them. This represents an important difficulty because if protection and use plans for geosites are to be successful, they should be based on transparent criteria that can be subject to external, independent scrutiny and evaluation. This should include some sort of validation to determine to what extent classifications and proposals presented reflect social values, be they expressed by specific stakeholder groups (earth scientists, decision makers, elected officials, conservationists) or general public. If those values are well reflected plans will be socially acceptable and more likely to be useful.
An approach is presented based on the definition of three groups of criteria, related to: a) intrinsic quality of sites; b) potential threats and protection needs; c) potential for use. Indicators are presented for each criterion. Particular efforts have been made to propose indicators that can be expressed by means of continuous variables. When this has not been possible categorical, “objective” variables are used. Combination of those indicators into different types of indices can be used as a means to “measure” the type of intangible qualities mentioned above. The advantage of the approach proposed is that numerical classifications of sites obtained using that kind of “quality models”, can be validated through comparison with independent external opinions or evidences.
Two applications to case studies for cataloguing and assessing are presented. The first one concerns the assessment of geosites using clearly-stated criteria based on observable characteristics. The methodology is applied to an existing geosites inventory; validation is carried out by comparison with a very much appreciated geomorphic landmark in the same region as well as with expenditure on two sites subject to restoration.
The second case study refers to the identification and ranking of geosites for a new inventory. Ranks obtained directly from surveys among geomorphologists are compared with those derived from the application of the method. The analyses presented indicate that the “quality models” used yield results that coincide quite well with independent assessments or evidences for “clearly good quality sites”. Agreement is less satisfactory for sites lower down in the ranks. Some inconsistencies between direct subjective assessment by individual experts and systematic assessment based on quality criteria proposed by the same expert have also been found. It is concluded that the method in its present form provides a satisfactory “coarse grain” image of sites’ quality but improvements are needed.

Nel presente lavoro si tratteranno i principali aspetti relativi al procedimento della catalogazione e della valutazione dei “geositi” e, più in concreto, si tratteranno i diversi stadi del procedimento generale quali, la identificazione, la classificazione, l’inventario, la valutazione, a protezione e l’uso. Gli inventari dei geositi devono esssere elaborati in modo soddisfacente dal punto di vista della qualità scientifica dei beni geologici, della definizione dei diversi livelli di protezione, dei possibili usi educativi e ricreativi e dal punto di vista del potenziale per lo sviluppo di attività economiche. Uno dei principali problemi che interessano il trattamento dei “geositi” e i differenti stadi dell’analisi è la soggettività. La determinazione del grado d’interesse scientifico proprio dei beni geologici di una regione, le proposte relative alle misure di protezione o all’uso potenziale dei sopracitati beni non possono essere elaborate unicamente con criteri scientifici o obbiettivi; la soggettività deve essere considerata parte inevitabile del procedimento generale. Ciò rappresenta una difficoltà importante dato che, per ottenere una protezione ed un uso soddisfacenti dei geositi, è necessario basare gli studi su criteri trasparenti e che possano essere soggetti a valutazioni e giudizi esterni ed indipendenti. Ciò implica la necessità di una valutazione che permetta definire fino a che punto le classificazioni e proposte elaborate riflettono l’opinione pubblica, sia per quanto riguarda gruppi d’esperti che per quanto riguarda un pubblico più ampio. L’unica forma per rendere efficaci ed utili le proposte eleborate per il trattamento dei geositi, è che queste ultime riflettano in modo adeguato l’opinione pubblica. La metodologia che si presenta a continuazione si basa sui tre seguenti pricipali gruppi di criteri quali, la qualità intrinseca dei geositi, le potenziali minacce e necessità di protezione ed il potenziale d’uso, per ognuno dei quali si propongono degli indicatori di misura. É stato prestato un particolare sforzo nel proporre indicatori che possano essere rappresentati con variabili continue, quando non è stato possibile, si è passati a variabili categoriche cercando sempre di mantere l’oggettività dell’analisi. Per misurare le qualità descritte anteriormente applicando i relativi modelli di qualità e valutazione, sono state utilizzate varie combinazioni degli indicatori attraverso l’applicazione di indici numerici. Il principale vantaggio di questa metodologia risiede nella possibilità di comprovare i risultati e, di conseguenza, il metodo stesso, attraverso opinioni esterne ed indipendenti. Il modello iniziale può esssere perfezionato fino ad ottenere una buona corrispondenza con le valutazioni effettuate da chi è preposto a decidere. Si presentano due applicazioni relative al processo di catalogazione e di valutazione dei geositi. La prima si riferesce alla valutazione dei geositi attraverso l’uso di criteri definiti basandosi su caratteristiche oggettive e osservabili. La metodologia viene applicata a un inventario di geositi esistente, la validazione del metodo è stata ottenuta attraverso la comparazione con i risultati derivanti dalla valutazione di un geosito, il cui interesse è ampiamente riconosciuto ed accettato nella regione, e di altri due beni soggetti a ripristino e situati in due regioni limitrofe alla zona oggetto dello studio. La seconda applicazione si riferisce alla identificazione e categorizzazione dei geositi per la elaborazione di un nuovo catalogo. La categorizzazione, ottenuta attraverso un sondaggio sottoposto a geomorfologi, è stata confrontata con il “medello di qualità” constatando che i risultati ottenuti dai due metodi (modello di qualità e valutazione indipendente) coincidono abbastanza, soprattutto per quanto riguarda i beni di qualità elevata. Per i geositi ritenuti di qualità inferiore, la coincidenza fra i due metodi è decisamente inferiore. Inoltre è stato evidenziato un certo disaccordo fra la valutazione dei geositi soggettiva realizzata dagli esperti e la valutazione sistematica elaborata sulla base di criteri di qualità proposti dagli esperti stessi. Per concludere, nonstante sia necessario apportare miglioramenti, il metodo presentato rispecchia in modo soddisfacente la valutazione dei geositi di buona qualità.

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