Map of the geological and geomorphological sites of the Malfatano coast in SW Sardinia: a contribution to the knowledge of the island’s geodiversity

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Collocazione:
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences, 18(1), 2005, 257-266
Autore/i:
Cataldo CANNILLO, Felice DI GREGORIO & Antonio ELTRUDIS
 

CANNILLO  C., DI GREGORIO F. & ELTRUDIS A. (2005) – Carte dei geositi e dei geomorfositi dell’area di Malfatano (Sardegna SO). Scala 1:10.000. Workshop “Geomorphological Sites – assessment and mapping”. Cagliari (Italy), 1-5 ottobre 2003. Il Quaternario, 18(1).

 

Abstract:

The area between Cape Malfatano and Cape Spartivento is emblematic of Sardinia’s geology, especially with respect to the Palaeozoic basement, whose lowermost part, the Bithia formation (Precambrian-lower Cambrian?), crops out in this sector. Compared to the tectonic setting typical of the outer zone of the Sardinian segment of the South-European Hercynian chain, this sector constitutes an anomaly, in which the metamorphism and deformation are more pronounced than in the Sulcis-Iglesiente region as a whole.
Another interesting feature of this area is the granitoid rock outcrop (Cape Spartivento orthogneiss) dated to the Sardic Phase of the Middle Ordovician that, elsewhere in the Sardinian Hercynian basement, is represented essentially by volcanic products.
The geosites have been classified according to genetic processes (stratigraphic, metamorphic, magmatic, structural) whose importance has been evaluated on the basis of their being exemplary of geological evolution, of their chronostratigraphic, palaeoenvironmental and educational value.
Based on these criteria a number of geosites have been identified, where the following features can be observed:
- the Cape Spartivento orthogneiss, of special interest because of the effects created by intense Hercynian deformation (penetrative schistosity with pronounced stretching lineation of the deformed crystals);
- the lithologic sequences of the Bithia Formation, with mylonitic and cataclastic bands, outcrops of stretched pebble metaconglomerate, again produced during Hercynian deformation phases, and layers of metalimestone;
- the significant genetic, magmatic and lithologic aspects of Hercynian granites;
- the intrusive relationships of the Hercynian granitoid rocks with the metamorphic basement and of later dyke intrusions intersecting the contacts;
- ductile deformation structures in the Hercynian basement with multiphase folding especially at the mesoscopic scale;
- brittle deformation structures sometimes with well exposed slickensides and slickenside striae;
- unconformity between the Hercynian basement of the Bithia Formation and the conglomerate and eolianite deposits, evidence of ancient marine levels and palaeoclimates during the Late Pleistocene different to present day climates.
The geomorphological sites identified in the area have been grouped together according to the genetic processes that created them (fluvial, meteoric, gravitational, littoral, eolian, etc.).
On the map a symbol is used to denote the type of geomorphological site (point, linear or areal) defined according to its physical features and level of importance (local, regional, etc.). Sites are numbered and a brief description is provided.
The level of importance has been assigned according to the following evaluation criteria:
- exemplary of geomorphological evolution;
- palaeo-geomorphological evidence;
- educational value;
- scenic value.
As for the geographical and physical features, the geomorphological forms in the Malfatano area were created largely by littoral, eolian, fluvial, slope and gravitational processes, influenced by littoral processes.
A number of areas have also been delineated on the map that stand out not so much for their specific forms but rather for their landscape qualities and geomorphological interest as a whole. These include the Malfatano Ria, a cove where the coastline is submerging, the Bay of Tuaredda and some tracts inland, the extension of the submarine relief, characterized by ridges, peaks, deep incisions and bizarre forms of erosion on meta-sandstone and meta-siltstone, granite and orthogneiss.
The map of the geological and geomorphological sites described summarizes the results of a comprehensive investigation that entailed accurate small scale surveying and photointerpretation of the geo- and geomorphic sites along the Malfatano coast. A number of interesting examples have been identified that are evidence of the area’s significant geodiversity.

L’area tra Capo Malfatano e Capo Spartivento rappresenta un settore emblematico della geologia della Sardegna, soprattutto per quanto riguarda il basamento paleozoico, di cui affiora la parte basale, costituita dalla Formazione di Bithia (?Precambriano-Cambriano inf.). Questo settore, infatti, costituisce un’anomalia nel quadro metamorfico-deformativo che caratterizza la Zona Esterna del segmento sardo della catena ercinica sud-europea, in quanto presenta un metamorfismo ed una deformazione più accentuati, rispetto a quelli della più ampia regione del Sulcis-Iglesiente.
Un altro aspetto che rende l’area particolarmente interessante è la presenza di affioramenti di rocce granitoidi (Ortogneiss di Capo Spartivento) riferibili alla Fase Sarda dell’Ordoviciano medio che, altrove, nel basamento ercinico della Sardegna, manifesta essenzialmente prodotti vulcanici.
La classificazione dei geositi è stata effettuata in base ai processi genetici (stratigrafico, metamorfico, magmatico, strutturale) nell’ambito dei quali si è operata una valutazione sulla base dell’esemplarità evolutiva geologica, dell’interesse cronostratigrafico, paleoambientale e dell’esemplarità didattica.
In base a tali criteri è stato individuato un certo numero di geositi nei quali è possibile osservare:
- gli Ortogneiss di Capo Spartivento, interessanti soprattutto per gli intensi effetti deformativi riconducibili alle fasi tettoniche erciniche (scistosità penetrativa con marcata lineazione di allungamento dei cristalli deformati);
- le sequenze litologiche della Formazione di Bithia, con fasce cataclastico milonitiche, affioramenti di metaconglomerati con fenomeni di allungamento di clasti, sempre per effetto delle fasi deformative erciniche e livelli di metacalcari;

- gli aspetti significativi degli affioramenti di graniti ercinici, genetici magmatici e litologici;
- i rapporti intrusivi dei granitoidi ercinici con il basamento metamorfico e quelle delle successive intrusioni di corpi filoniani che ne intersecano i contatti;
- le strutture deformative duttili nel basamento ercinico, presenti con pieghe polifasiche soprattutto alla scala mesoscopica;
- le strutture deformative fragili presenti talora con specchi di faglia ben esposti e relative strie;
- la discordanza tra basamento ercinico della Formazione di Bithia e depositi conglomeratici ed eolianitici che testimoniano antichi livelli marini e paleoclimi del Pleistocene superiore differenti da quelli attuali.
I geomorfositi rilevati nell’area sono stati raggruppati sulla base del processo genetico che ha determinato la loro formazione (Fluviale, Meteorico, Gravitativo, Litorale, Eolico, ecc.).
Ciascun geomorfosito è indicato sulla Carta da un simbolo che identifica il tipo (puntuale, lineare o areale) in funzione delle caratteristiche fisiche, ed il livello di importanza (locale, regionale, ecc.). Un numero di identificazione rimanda ad una specifica descrizione sintetica.
Il livello di importanza è stato definito in base ai seguenti criteri di valutazione:
- esemplarità evolutiva geomorfologica (processi);
- testimonianza paleo-geomorfologica;
- esemplarità didattica (forme);
- valenza scenica.
In relazione alle caratteristiche geografico-fisiche, nell’area prevalgono numericamente i geomorfositi ricondicibili a processi litorali, eolici, fluviali e di versante, gravitativi con influenza di processi litorali.
Nella Carta sono state anche delimitate alcune aree che si distinguono non tanto per le specifiche forme presenti, quanto per il loro interesse paesaggistico e geomorfologico d’insieme. Tra queste, la Ria di Malfatano, insenatura testimoniante l’evoluzione di una costa di sommersione, la Baia di Tuaredda e alcuni tratti dell’entroterra caratterizzati dall’evoluzione subaerea del rilievo, con crinali, culminazioni, incisioni vallive e peculiari su metarenarie e metasiltiti, graniti e ortogneiss.
La Carta dei geositi e dei geomorfositi rappresenta la principale sintesi grafica di un’analisi integrata condotta tramite accurati rilevamenti di dettaglio e fotointerpretazione dei geositi e dei geomorfositi dell’area costiera di Malfatano, ove sono stati riscontrati interessanti elementi che ne documentano una elevata geodiversità.

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