Karst Geomorphosites of Monte Albo (north-east Sardinia)

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Collocazione:
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences, 18(1), 2005, 145-153
Autore/i:
Jo DE WAELE, Felice DI GREGORIO & Aldo PALA
Abstract:

In this paper the Authors present the results of a study performed on the geomorphosites of the Monte Albo chain (North-East Sardinia), an important karst area elongated in a NE-SW direction for a length of 30 km and a width of 5, starting from 50 m a.s.l. and reaching altitudes of more than 1100 m. This relief consists of Middle Jurassic-Lower Cretaceous sometimes intensely karstified dolostones and limestones covering with an unconformity a metamorphic Palaeozoic basement.
Although the geomorphosites of Monte Albo are not so impressive as in other Sardinian karst areas it seems noteworthy presenting them in the framework of this spectacular landscape unit that, in its whole, represents an area of great geomorphological interest.
Among the described geomorphosites many places with didactic surficial karst phenomena (Karren fields of Monte Turuddò, suspended valley of Janna Nurai, Solution flutes and kamenitza of Punta Catirina, macro-dolines of Campu ‘e Susu, Sas Puntas and Altudè, ruin-like landforms of Nuraghe Litu Ertiches, canyon of Riu Siccu), the structural geosite of Punta Azza Ruja, the overthrusts and the conglomerates of Cuile su Ramasinu, the vertical cliffs of N-Monte Albo, the geological landscape of Punta Cupetti and the landslide of Punta Ervare 'e Chervos and two places of hydrogeological interest can be mentioned (Sinkhole of Bonaettè and karst spring of Fruncu ‘e Oche). Furthermore many subterranean places are enclosed, two vertical karst shafts (Tumba ’e Nudorra and Tumba 'e Nurai), several horizontal caves (Sa Conca ‘e Crapa, Omines Agrestes, Locoli, Su Santuariu, Cane Gortoé) and a natural tunnel (Listincu).
All these geomorphosites should be connected in a local network inserted in the Monte Albo landscape unit, already part of the Geomining, Historical and Environmental Park of Sardinia (Area 6), through the realisation of equipped pathways and the elaboration of explicative maps and panels and a website in which geology, geomorphology, karst, fauna, flora, archaeology and industrial archaeology are described. The explanation of the chain’s genesis, its evolution, its geodiversity and the single elements it contains can help the visitors in understanding the importance of geology and geomorphology on landscape evolution, flora and human activities, that combine in an educational model of great suggestion and efficiency.
This proposal of valorisation of these landscape units and their geomorphosites could well be connected to other areas of the region, and the Authors hope that the local and regional stakeholders will commit themselves in the valorisation of their territory, giving an important service to the many tourists that come and visit the Monte Albo.

In questo lavoro gli Autori presentano i risultati di una ricerca effettuata sui geomorfositi della catena del Monte Albo (Sardegna nordorientale), un’importante area carsica allungata in direzione NE-SW per una lunghezza di 30 km ed una larghezza di 5, con quote che variano dai 50 m s.l.m. della piana fino ad oltre 1100 sulle cime più alte. La catena è costituita da dolomie e calcari di età Giurassico medio-Cretaceo inferiore, più o meno carsificati, che poggiano in discordanza sul basamento paleozoico metamorfico.
Anche se i singoli geomorfositi del Monte Albo non raggiungono l’importanza di quelli riscontrati in altre aree carsiche sarde, tuttavia essi caratterizzano questa spettacolare unità di paesaggio e ne fanno un’area di grande interesse geomorfologico.
Tra i geomorfositi scelti riportiamo molte morfologie carsiche di elevato interesse didattico e turistico-culturale (campi careggiati di Monte Turuddò, la valle sospesa di Janna Nurai, le scannellature e le vaschette di corrosione di Punta Catirina, le macrodoline di Campu ‘e Susu, di Sas Puntas e di Altudè, le città di roccia di Nuraghe Litu Ertiches, la gola di Riu Siccu), i geositi strutturali di Punta Azza Ruja, di Cuile Su Ramasinu e del versante Nord della catena, il paesaggio geologico di Punta Cupetti, la frana di ribaltamento di Punta Ervare ‘e Chervos e due luoghi di interesse idrogeologico (inghiottitoio di Bonaettè e sorgente carsica di Fruncu ‘e Oche).
Inoltre, molte sono le grotte incluse nell’elenco, tra cui due voragini (Tumba ‘e Nurai e Tumba ‘e Nudorra), molte grotte suborizzontali (Sa Conca ‘e Crapa, Omines Agrestes, Locoli, Su Santuariu, Cane Gortoé) ed un traforo naturale (Listincu).
Tutti questi geomorfositi potrebbero essere collegati in una rete locale all’interno dell’unità di paesaggio del Monte Albo e facente parte del Parco Geominerario, Storico ed Ambientale della Sardegna (Area 6), mediante la realizzazione di sentieri attrezzati, l’elaborazione di carte tematiche e pannelli informativi e la creazione di un sito web con l’illustrazione degli aspetti più significativi del paesaggio naturale ed umano. L’illustrazione del paesaggio e della sua evoluzione, della sua geodiversità e dei caratteri dei singoli geomorfositi che esso contiene può aiutare il visitatore a comprendere l’importanza della geologia e della geomorfologia per l’evoluzione del paesaggio e delle molteplici attività antropiche che vi si svolgono, creando un modello educazionale di grande suggestione ed efficienza.
Questa proposta di valorizzazione dell’unità di paesaggio e dei geomorfositi in essa contenuti potrebbe essere estesa anche ad altre aree della regione. Gli Autori auspicano che gli amministratori locali e regionali elaborino proposte di valorizzazione di questo territorio caratterizzato da molteplici valenze, dando un importante servizio non solo ai molti turisti che visitano il Monte Albo ma anche alla popolazione locale.

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