Geologia, idrogeologia e approvvigionamento idrico del Colle Capitolino (Roma, Italia)

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Collocazione:
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences, 17(2/2), 2004, 413-441
Autore/i:
Angelo CORAZZA, Leonardo LOMBARDI & Fabrizio MARRA
Abstract:

Tramite lo studio degli affioramenti residui e la reinterpretazione di 104 stratigrafie di sondaggi geognostici sono state ricostruite la geologia e la morfologia originaria del Colle Campidoglio, ricostruzione altrimenti ostacolata dalla secolare antropizzazione del sito e dalla diffusa presenza di riporti. L’uso della moderna stratigrafia romana, basata sull'identificazione di successioni sedimentarie aggradazionali depostesi in corrispondenza della risalita del livello del mare ad ogni terminazione glaciale, e sulla determinazione dell'età radiometrica dei prodotti dell'attività eruttiva dei distretti vulcanici sabatino e albano intercalati in queste successioni, ha permesso di ricostruire i rapporti tra le varie formazioni e di reinterpretare alcune antiche sezioni geologiche note dalla letteratura. Si è inoltre condotto
uno studio di dettaglio dell'idrogeologia del Colle che ha permesso di chiarire l’alimentazione della sorgente del Tullianum e si è potuto inserire tra le sorgenti romane una nuova emergenza: la Fons Servilli. Infine si è fornito un quadro diacronico dell’approvvigionamento idrico del Colle.

In order to reconstruct the geology and the original morphology of the Capitoline Hill, nowadays hindered by the secular presence of human settlements and by a thick cover of manmade fill, we have combined the study of the remaining outcrops with the re-interpretation of 104 borehole stratigraphies. By using a modern concept to describe the stratigraphy of the area of Rome, which is based on the definition of aggradational successions deposited in response to sea-level rise at each glacial termination, and using radiometric ages determined on interbedded volcanic products of the Colli Albani and Monti Sabatini districts, we have been able to reconstruct stratigraphic relationships among different sedimentary cycles and to reinterpret some ancient geologic sections known in the literature.
We also have made a detailed hydrogeologic study of the Hill, which allowed us to identify the alimentation of the Tullianum spring and to recognize a new spring: the Fons Servilli. Finally, we present here a diachronic picture of the hydric supply of the Capitoline Hill.

Abstract (PDF)

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