Assetto morfotettonico e morfostratigrafico di alcuni depositi continentali pleistocenici del bacino del Pergola-Melandro (Appennino Lucano)

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Collocazione:
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences, 16(2), 2003, 289-297
Autore/i:
Salvatore Ivo GIANO & Claudio MARTINO
Abstract:

Sono stati investigati i rapporti fra morfologia, stratigrafia e struttura di alcuni depositi conglomeratici continentali affioranti nel bacinointermontano del Pergola-Melandro, ubicato nella zona assiale dell’Appennino lucano. Gli aspetti geomorfologici, stratigrafici e neotettonici preliminari dell’area sono stati già oggetto di studio da parte di diversi autori che assegnano un’età plio-pleistocenica alla genesi della depressione tettonica. Due sottobacini, conosciuti rispettivamente come S. Angelo e Brienza, separati da un alto strutturale, costituiscono l’intera depressione colmata da alluvioni ben organizzate nel primo caso e da alluvioni più prossimali con carattere fluvio-torrentizionel secondo. L’evoluzione geomorfologica e sedimentaria del bacino secondo gli Autori è stata scandita da diversi episodi deformativi che hanno coinvolto anche le successioni clastiche e la superficie di erosione sommitale terrazzata del riempimento intravallivo.In questo lavoro vengono analizzati i caratteri stratigrafici della porzione sommitale del riempimento clastico continentale del bacino egli aspetti relativi al loro stato di deformazione in alcuni settori dei due sottobacini. I rapporti tra le principali strutture tettoniche riconosciutee alcune superfici di erosione modellate sia in depositi clastici quaternari sia nel substrato pre-quaternario hanno contribuito achiarire alcuni aspetti dell’evoluzione morfotettonica quaternaria dell’area.Superfici di erosione e/o paleosuoli nelle successioni clastiche analizzate nei pressi di Serra Murgia Longa hanno permesso di differenziaretre unità deposizionali con una diversa organizzazione dei depositi. L’analisi mesostrutturale ha consentito di riconoscere differentisistemi di faglie, orientati in direzione antiappenninica ed appenninica, che hanno deformato i depositi clastici del Pleistocene inferiore.Il sistema antiappenninico, privo di espressione morfologica, che disloca i conglomerati del ciclo basale è suturato verso l’alto da un orizzonte più cementato e mostra un’attività tettonica sinsedimentaria. Il sistema appenninico disloca sia l’intera successione clastica infrapleistocenica che i terrazzi di erosione sommitali del fondovalle alluvionale denunciando una attività tettonica più recente. Un deposito detritico-alluvionale, in facies di conoide prossimale - affiorante nei pressi di Santa Domenica – è costituito da due unità deposizionaliseparate da una superficie di erosione e da un paleosuolo fagliato. In alcuni punti il deposito - più recente della successione alluvionaledel Pergola-Melandro - è vistosamente deformato e ruotato contro monte da una faglia ad andamento appenninico.In conclusione i depositi continentali studiati hanno registrato l’attività di alcuni sistemi di faglie nel corso del Pleistocene evidenziando un carattere sinsedimentario per alcune, ed una attività recente - e verosimilmente sismogenetica - per altre, come risulta dagli elementi morfotettonici e stratigrafici riconosciuti nel bacino.

The relationships between some morphostructural and stratigraphic features outcropping in the Pergola-Melandro intermontane basin have been investigated. Tectonic events have conditioned the geomorphological evolution of the basin during Pleistocene times. Amorphological ridge, constituted by pre-Quaternary bedrock, separates the basin in two small sub-basins. The first (S. Angelo subbasin) is characterized by alluvial deposits with coarse-grained and pelite facies. In the second one (Brienza sub-basin) the alluvialsystem proximal facies crop out. Stratigraphic and structural analyses have been carried out in the upper portion of these continental clastic succession.Three sedimentary episodes separated by erosional surfaces and/or palaeosoils are recognised. They reflect different morphoclimatic regimes which occurred in early Pleistocene. Both NE-SW and NW-SE trending fault systems deformed the clastic succession. One can observe that a conglomerate horizon seal a NE-SW sinsedimentary fault, whereas the NW-SE-trending faults dissect the entire clastic succession and the erosional terraces, middle Pleistocene in age.Talus cones constituted by breccia deposits outcropping in the Santa Domenica area show only two depositional episodes separatedby red palaeosoils and erosional surfaces. Deposits and palaeosoils have been dissected by NW-SE-trending faults. Furthermore, thebreccias have been tilted counter slope by these faults. Stratigraphic and morphotectonic relationships suggest a recent tectonic andseismogenetic activity of this fault systems in the axial zone of the southern Apennines.

Abstract (PDF)

 

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