Firenze: il suo impatto sull’evoluzione geomorfica dell’area

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Collocazione:
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences, 17(2/1), 2004, 195-211
Autore/i:
Massimo COLI, Francesco AGILI, Gabriele PINI & Niccolò COLI
Abstract:

In base ad una revisione critica dei dati di sottosuolo dell’area fiorentina (BRIGANTI et al., 2003; COLI et al., 2004) è stato possibile addiveniread una migliore ricostruzione della storia geologica Plio-Quaternaria dell’area ed ad una dettagliata conoscenza del suo assettolitostratigrafico di sottosuolo. Queste nuove conoscenze, integrate con dati archeologici, storici e geomorfologici hanno portato a delinearegli schemi delle variazioni avvenute nel territorio fiorentino negli ultimi 20 secoli in seguito allo sviluppo della città di Firenze nellapiana alluvionale del medio Valdarno. In questo lungo lasso di tempo lo sviluppo urbano della città e l’organizzazione del suo territoriohanno profondamente mutato quelli che erano i caratteri naturali dell’area, arrivando nei tempi attuali ad un “non paesaggio” urbano eterritoriale tipico di tutte le grandi conurbazioni urbane.Il paesaggio naturale all’epoca pre-romana vedeva la presenza dell’Arno divagante lungo il margine meridionale e vaste aree palustritra questo e la linea pedemontana settentrionale; solo i torrenti maggiori quali il Mugnone ed il Terzolle arrivavano a buttarsi direttamentein Arno, gli altri si perdevano nella zone acquitrinose della piana. Dal III Secolo a.C. la colonizzazione romana del territorio portòad una bonifica pressoché totale dell’area tramite una fitta centuriazione orientata secondo le linee naturali del territorio (NW-SE eSW-NE). La fondazione di Firenze nel 56 a.C. ad opera di Cesare per i suoi veterani avvenne su un alto topografico, chiuso tra l’Arno iltorrente Mugnone ed il fosso Scheraggio, in prossimità ed a controllo del principale guado, poi ponte, dell’Arno sulla via di collegamentotra Tirreno ed Adriatico.Firenze fu fondata con una struttura quadrata a castrum orientata secondo gli astri (Nord-Sud ed Est-Ovest). Nel III secolo d.C..Firenze aveva circa 50.000 abitanti e si era espansa fuori della cinta originaria con una forma pressoché pentagonale. Dopo la crisi delbasso medioevo (nel VI Secolo la Firenze Bizantina aveva circa 1.000 abitanti!) a partire dal X secolo in avanti Firenze si espanse con iborghi cresciuti lungo le principali vie di comunicazione. Le tre cerchie di mura medioevali nacquero in progressione per comprenderee proteggere questi popolosi sobborghi. Il risultato fu che la III ed ultima cerchia di mura, costruita nel XIV secolo per una città di circa100.000 abitanti ed in forte espansione, comprese di necessità un’ampia area pentagonale con incluse ancora molte zone agricole.Questa perimetrazione fu superata solo nella seconda metà del XIX secolo con Firenze Capitale e gli ampi progetti di urbanizzazionedel Poggi; negli ultimi 50 anni il forte sviluppo urbano ha “invaso” la piana in modo anonimo e aggressivo. La storia dell’impatto chequesto sviluppo urbano di Firenze ha avuto sul territorio può essere sintetizzata in alcuni punti essenziali:

• bonifica in epoca romana delle aree palustri tramite la centuriazione;

• reimpaludamenti di queste aree dopo la caduta dell’Impero Romano;

• progressivo risanamento con bonifica di queste aree palustri a partire dal X secolo fino al XX secolo, ricalcando il reticolo di stradee fossi della centuriazione romana ancora memorizzato sul territorio;

• deviazioni progressive dei vari corsi d’acqua prossimi alla città per essere usati come fossi murari;

• rettificazione e canalizzazione, spesso copertura, dei corsi d’acqua;

• rettificazione e arginamento dell’Arno;

• innalzamento dell’area del centro storico dovuta a sostruzioni e riporti;

• impermeabilizzazione dell’intera area urbana con raccolta ed allontanamento diretto delle acque metoriche (ma questo non sembraavere influenzato la falda, controllata dall’Arno);

• obliterazione, nell’intera area urbana, dei caratteri naturali propri del territorio;

• impronta reticolata della centuriazione persistente nell’imposta delle nuove periferie nella piana.

In this study we have applied computer digital tools in order to show the changes of the Florence country area in these last twenty centuriesduring the development of the city of Florence, which was founded by Julius Caesar in 56 b.C. as colony for his veterans.Florence was settled in accordance to the sun with a N-S and W-E street grid. Florence was placed in an upraised area, between theArno river and the Mugnone creek. That site allowed the control of the ford on the Arno river, along the main path from the Tyrrheniancoast to the Adriatic one. At those times, the natural landscape, constituted by the wandering Arno river and its tributaries as by marshlandsand bogs, had already been changed by about two centuries of land use by Romans. Romans used to reclaim marshlands andbogs by means of “centuriazione”: squared grid of ditches and roads which deeply marked the country. Traces of the centuriazione arestill now visible, it drove and still drives the country and outskirt onsets. Centuriazione was oriented according to the ground natural set(NW-SE and SW-NE). The development of Florence in Roman time (in the III Century, Florence numbered about 50.000 people, anddropped down to 1.000 in the Bizantine age, VI Century) and in the late Medieval and Renaissance time (when Florence numberedabout 100.000 habitants) was along the suburbs. Suburbs where aligned along the outgoing roads and in order to enclose suburbs, thesuccessive rings of the city walls gave to Florence a pentagonal shape. The last city walls (XIV Century) were mostly destroyed in thelate XIX Century to give space to the ring of the avenues and to new quarters outside. These new quarters were set oriented parallel tothe destroyed city walls. The new outskirts built in the last fifty years in the country surrounding Florence were still settled according tothe old trace of the centuriazione. During this time span, the creeks were put as moat and progressively diverted by their natural pathuntil they were totally channelled or covered. The Arno river was progressively rectified, narrowed and banked. After the fall of theRoman Empire, marshlands and bogs taken newly place which were progressively reclaimed since XI till XX Century. In event of largefloods the Arno river course became as large as it used to be.

Abstract (PDF)

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